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Diario della giornata: .

Questa mattina la sveglia suona piu tardi del solito. Sono le 8.45 quando apriamo gli occhi.
Un’occhiata al tempo…. Si beh… anche oggi si sta da Dio. Che fortuna. Maglietta e camicia non di più. Oggi l’obbiettivo e la Downtown. Usciti dall’albergo puntiamo a nord verso la 42° dove saliamo in metropolitana e scendiamo alla fermata Wall Street. Colazione veloce in un tipico launch bar frequentato da impiegati in colletto bianco. .
Siamo in pieno quartiere finanziario di New  York. Passiamo a fianco della Federal Reserve, immaginando quanto oro sia custodito pochi metri sotto i nostri piedi e procediamo diritti alla Borsa su la cui facciata e appesa una enorme bandiera americana. Qualche foto di rito sia alla borsa sia alle numerose pattuglie anti…anti…boh.. in assetto antiterrorismo. Sostiamo a goderci i raggi del sole che filtrano tra gli altissimi palazzi. Siamo sui gradini seduti con alle spalle la statua di George Washington prospiciente La Federal Hall dove numerosi cimeli ricordano il giuramento del primo presidente americano. 

Risaliamo Wall Street e ci troviamo di fronte  la Trinity Church e l'adiacente storico cimitero.Questo luogo mi è famigliare però. Ricordo con grandissimo entusiasmo una scultura che scoprimmo per caso nel 2003 con Guido. Il Charging bull di Arturo Modica. Si si… è proprio laggiù dico a Marcolino. A passo svelto in pochissimi minuti lo raggiungiamo. Favoloso. FA-VO-LO-SO. La più bella attrazione di New York  secondo il mio parere. E’ opera di uno scultore siciliano,(un grande) Arturo Di Modica, la scultura di 3.000 chilogrammi di bronzo, simboleggia la tendenza rialzista della borsa. Quando la tendenza e rialzista, si chiama "mercato toro" (bullish) e quando la tendenza e ribassista viene chiamata "mercato orso" (bearish): Il toro è sempre un animale forte mentre l'orso va in letargo e dorme per sei mesi. Un toro selvatico, e pure arrabbiato a pochi metri da Wall Street.... non male come idea. Ma la collocazione originaria era proprio di fronte alla borsa e la storia di come e stata realizzata e trasferita li ha dell’incredibile. (riporto a fondo pagina il link per leggere la storia) .Ci facciamo parecchie foto. Mamma mia che bello. Marcolino è costretto a portarmi via.


Ci dirigiamo a Ground Zero.Io ne avrei fatto a meno ma giustamente Marco alla prima volta a New York non poteva non vederlo. E’ancora una grande spianata dove però brulicano operai, camion, grù in un'assordante attività volta alla ricostruzione. Il modo migliore per capire Ground Zero è quello di recarsi nell'adiacente chiesetta di St. Paul utilizzata come rifugio dai soccorritori e che conserva ancora divise, lettere, fotografie e documentazione dell'11 settembre 2001 e dei mesi successivi.

Proseguiamo la passeggiata fino al mare a Battery Park, da cui si gode la vista su Ellis Island e fino alla lontana Statua della Libertà.
Appena arrivati assistiamo ad uno spettacolo di ballo acrobatico tipo breakdance, giocatori di scacchi (come nei film) e numerosi artisti di strada. L’atmosfera è veramente divertente.Il troppo poco tempo e la coda interminabile non ci permettono il lusso di essere traghettati fino a Liberty Island a vedere La statua della Libertà. Questa volta ce la godremo da Battery Park.

Ci riposiamo qualche minuto su una panchina, nessuno ci corre dietro. Dopo l’adrenalina del giorno prima un po’ di tranquillità fa bene.
Raggiungiamo percorrendo il lungomare il Pier 17. Facciamo qualche foto al ponte di Brooklyn. Vogliamo passarci sopra. Sostiamo li per un’oretta a contemplare il paesaggio, telefonare a casa, e bere qualcosa.
Rientriamo nella foresta di palazzi per prendere la rampa di accesso al Brooklyn Bridge quando in lontananza scorgiamo auto della polizia e posti di blocco. Ci avviciniamo e vediamo che l’accesso al ponte e la strada verso il City hall park è bloccata. Non l’avevamo notato da sotto ma il ponte e stracolmo di gente. Chi sono? Parliamo con un cop che sta presidiando un posto di blocco. Ci dice che  si è formata una catena umana che ha attraversato il ponte di Brooklyn per protesta contro le nuove leggi sull' immigrazione volute dall'amministrazione Bush. Aspettiamo un po’ ma niente da fare. Sono veramente in tanti. La sera in hotel, al telegiornale parlavano di 500.000 persone. Decidiamo allora di spostarci da li e di trovare un posto per mangiare. Sono gia le 14.00 e sentiamo un certo languorino. Ci buttiamo su Broadway e troviamo un Pizza Hut. Ordiniamo Two medium pizza. La ragazza ci guarda con fare mooolto sospettoso prendendoci per matti. La pizza e costata 14 dollari a testa.

Peccato che di pizza ce n’era per 5 di persone. Quando è arrivata sul tavolo volevamo morire. Era gigante. Alta piu di 4 cm piena di roba. Da paura. Ma ora la sfida era aperta. Dei cuochi, messicani, da dietro la porta buttavano lo sguardo per guardare le nostre facce… Ci siamo detti: “senti sti qua ci prendono per i fondelli se non la finiamo….”
La fame non ci mancava, l’orgoglio neanche… e cosi fetta dopo fetta ce la siamo divorata.

Due pizza medium in 45 minuti. Abbiamo chiamato la cameriera e ne abbiamo ordinate altre due…. E rimasta impallidita ma poi gli abbiamo detto… “nooo…It’s a joke”….Se ne è entrata in cucina ridendo. Siamo usciti dal ristorante come se fossimo eroi tutti che ci guardavano e annuivano.
Usciti dal ristorante non riuscivamo più a muoverci. Eravamo più che sazi, stracolmi!! Ci siamo infilati in uno store Adidas li vicino a fare un pò di acquisti.Usciti, di camminare non ne avevamo più voglia cosi abbiamo deciso di passare il pomeriggio al MOMA – Museum of Modern Art. Più che le opere d’arte ci siamo interessati dell’edificio.(deformazione professionale) .Un vero gioiello. Con la Pizza Hut ancora da digerire, la visita al museo con le numerose sedie per la contemplazione (da noi molto utilizzate) è stato proprio un toccasana. La sera abbiamo mangiato in un Mac sulla 5th e poi passeggiato fino all’albergo passando ovviamente per Times Square (non stanca mai). Stravolti piombiamo a letto verso le 0.00

Mappa tridimensionale commentata : .

Downtown Manhattan
Giorno
04
 
sabato 01 aprile 2006

3/5

Vai al giorno

5/5


La foto del giorno
 

Multimedia files
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Vitto   Alloggio
Pier 17
19 Fulton St. (& East River), NY 10038

Pizza Hut
100 Broadway
NY 10001

Manhattan Broadway Budget Hotel
273 West 38th Street, New York, NY 10018, United States
(212) 921-9791


Spese e Notizie
Colazione
Bibite Pier 17
Souvenirs Adidas
Ingresso MOMA x2
Catalogo MOma 2 copie

25 $
10$
56$
40$
39$



Pizza Hut
Souvenir Adidas
Cena da Mac
28$
50$
14$

Totale Spese della giornata
262$

Links utili
Link
Descrizione
Charging Bull Home Page di Arturo di Modica
Storia del Charging Bull Racconto sul Charging Bull
Pizza Hut Pizze... o meglio.. qualcosa che gli assomiglia moooolto lontanamente

Note e Avvisi

Tutte le fotografie sono state scattate da noi stessi. La riproduzione parziale o totale delle foto è vietata senza autorizzazione
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