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Diario della giornata: .


“Dai hai preso tutto?”…. “biglietti, passaporto?”… “”Si…si… Ho Tutto” .”Dai chiudi che andiamo”
. Così è iniziato il nostro viaggio alla conquista di New York. Stiamo partendo per la Grande Mela. Davide, Marcolino (già personaggi delle avventure passate) e Guido (anche lui vecchia conoscenza ai tempi di Coast to Coast 2003). Abbiamo ricevuto un premio, o , suona meglio un AIA Award dall’Istituto Americano di Architettura – sede di New York per un progetto per Roosevelt Island. La cerimonia di premiazione è il 31 marzo pv. Approfittiamo dell’occasione per goderci qualche giorno di “vacanza” nella città che non dorme mai…
Scriviamo “vacanza” tra virgolette perche siamo particolarmente inclini a trasformare una semplice vacanza in una sorta di avventura, con sorprese, colpi di scena e insidie dietro l’angolo. Anche in quest’occasione sarà così.

Ore 4.15. Davide e Marco caricano i bagagli sulla vecchia AX Blu metallizzato di Guido, imprestatagli per l’occasione. Torino a quell’ora è deserta. Prima tappa: recuperare Guido. Uno squillo al cellulare e pochi minuti Guido e Matteo (coinquilino di guido) scendono e si parte in direzione aeroporto Caselle. Il volo è alle 6.00.  Salutato e ringraziato Matteo per il passaggio (riporta l’auto in centro) facciamo gli ultimi controlli per essere sicuri di non avere dimenticato documenti  quali passaporto e biglietti per il viaggio e ci dirigiamo verso il chek-in per prepararci all’imbarco.

Davide e Marco passano indenni il controllo del passaporto, ma quando tocca a Guido, la hostess ci comunica che il passaporto di Guido non è a lettura ottica come richiesto dalle ultime disposizioni per i viaggi verso gli Stati Uniti. Mantenendo la calma ci facciamo forza a vicenda dicendo che andrà tutto bene, si è solo trattato di un malinteso e in breve tempo saremo seduti tutti e 3 sull’aereo…….. Purtroppo non sarà mai cosi. Guido non può imbarcarsi e partire.
Dopo circa 15 min.  passati a valutare le varie possibilità per risolvere la situazione Davide e Marcolino si imbarcano…. salutando Guido diretto alla pensilina dei taxi fuori dall’aereoporto per tornare in direzione Torino Centro destinazione casa…….Il viaggio non comincia benissimo.
Il primo colpo di scena c’e stato dopo 15 min… non male come “vacanza”…..
Lo stato d’animo  al momento della partenza non è quello che si immaginavano Davide e Guido quando il 1° marzo hanno ricevuto comunicazione  dall’ AIA (Istituto Americano di Architettura) che il progetto da loro presentato era stato premiato e che  il giorno 31 marzo ci sarebbe stata la premiazione ufficiale presso la sede a New York.Abbiamo anche preso in considerazione l’idea di non andare ma spronati anche da Guido abbiamo deciso di partire comunque, visto che non capita tutti i giorni di essere premiati per un concorso di progettazione a New York.

Il volo da Torino a Francoforte è stato pazzesco. Ancora sotto shock, non abbiamo proferito parola.
Ma dovevamo farci forza… reagire. Ce l’avremmo fatta anche senza Guido. Dai! Davide e Marcolino conquisteranno New York da soli! E’ qui che la strategia cambia.

E’ in questo momento che Marco passa di grado, e da semplice accompagnatore entra a far parte del team di progettazione del progetto premiato, assumendo le sembianze dell’arch. Guido il giorno della premiazione. Tranquilli.. Tranquilli… non pensiate a falsificazione di documenti, copie di passaporti….nessun scambio di identità…. Marcolino è stato solo presentato come facente parte del gruppo di progettazione!
Arriviamo in perfetto orario a Francoforte. Soliti interminabili controlli ai terminal per voli USA Ma questa volta tutto è ok..Compriamo un po di cassette per la video camera e ci fermiamo a prendere un caffè. Durante l’attesa per l’imbarco per il volo di New York, riceviamo una mail da Guido da Torino. La riporto per intero :

ciao ragazzi! stamattina sono poi tornato a casa col taxi e il taxista mi ha detto che pochi giorni fa al tg avevano parlato delle modifiche dei passaporti per viaggiare negli usa e mi ha consolato raccontandomi che gli era gia successo ect. appena a casa ho acceso il pc, sono andato su google, ho digitato "passaporto per Usa" e nella prima pagina c'era il sito della polizia di stato che spiega come adesso ci voglia la banda elettronica e la foto elettronica.
quindi, ancora una volta confermato che per combattere la sfiga, sempre in agguato, BISOGNA INFORMARSI BENE!
buon viaggio, fate tante foto agli americani grassi, mangiate bevete e have fun!
porca t…a che sfiga di merda... 

Guido.

Volo tranquillo. Dormicchiamo un po’… l’adrenalina per il caso Guido sta scendendo. Qualche film un po’ di cibo. Insomma tranquilli. Compiliamo il modulo I-94  e anche questa volta giuriamo di non essere terroristi. Dopo circa 8 ore, sono le 11,30 americane  atterriamo al JFK.

Ci dirigiamo verso l’ufficio immigrazione .Al controllo passaporti ci avviciniamo in 2. “we’re bro!” dico all’assistente della fila! L’addetto al controllo prende tutti i due passaporti… ed esclama…. “who’s David?” con uno strano sorriso sul volto. “Here we go!” rispondo io rispondendo al suo sorriso e saltando sull’attenti….controllo di impronte digitali e fotografia….,preme un pulsante sulla sua tastiera e dopo 2 secondi mi dice “Welcome back David!” e mi fa passare oltre. Azz… mi dico..questi sanno che sono bravo e non voglio fare esplodere nulla!!!! Marcolino invece deve rispondere ad alcune domande di rito ma dopo qualche minuto mi raggiunge all’uscita.

I bagagli a mano ci fanno risparmiare parecchio tempo in quanto non facciamo la coda ai carrelli. Compriamo una tessera telefonica per chiamare in Italia e ci dirigiamo verso l'uscita.
Prendiamo l'Airtrain. Dal terminal 1 arriviamo così dopo circa 10 min a Jamaica Station. Il tragitto costa 5$. Un po’ tantino ma siamo proprio alla fermata della subway per il centro. Qui si puo scegliere se andare in centro con la LIRR (Long Island Rail Road) che, con viaggio brevissimo, termina a Penn Station, nel pieno centro di Manhattan, sulla 7° Avenue oppure attraverso la subway tradizionale. Scegliamo questa 2° ipotesi anche perche la più economica.

Per girare a New York abbiamo scelto di acquistare la Metro Card unlimited della durata di 7 giorni al prezzo di 24 dollari che abbiamo sfruttato molto. Per esperienza ad ogni modo consigliamo di visitare Manhattan principalmente a piedi. A volte non vale la pena prendere la metro per spostarsi di due o tre fermate perchè potrebbe capitare di impiegarci anche piu tempo che a piedi. La tessera vale anche sui bus. (ne avremo bisogno…)

Il viaggio dura una quarantina di minuti. Decido di fare vedere a Marcolino (prima volta in Nyc) subito il meglio e quindi scendiamo nei pressi del Rockfeller Center nel pieno centro della Midtown di Manhattan, sulla 53th angolo con la 5th Avenue. Usciti dalle viscere della terra ciò che ci si presenta ha dell’incredibile. L’impatto è veramente impressionante .Anche per me nonostante sia la seconda volta nella grande mela. Marcolino spaesatissimo cerca di scansarsi dalla gente che rischia di travolgerlo… Percorriamo con i nostri fidi trolley, quasi fossero dei cagnolini al guinzaglio per qualche isolato in direzione sud la 5th Avenue. C’e una strana brezza, il sole e alto nel cielo e si sta da Dio. Decidiamo di rifugiarci di nuovo sottoterra e riprendiamo la metropolitana di nuovo alla 53th Street. La destinazione è questa volta e sulla 8° Avenue, all’altezza della 34° Strada. Penn Station. Il nostro hotel si trova a 3 isolati. Sulla 38th Street.
Raggiungiamo a piedi l’albergo situato tra la 38ma strada  e l’8th Avenue.
La commessa non fa una grinza quando gli diciamo che siamo solo in due. Tanto abbiamo pagato per tre!!. La stanza e al 4° piano. Piccola, con una sola finestra e molto ambigua. Si presentava cosi: due letti. Uno matrimoniale, e uno singolo attaccati a formare tre piazze… ossia un lettone gigante con dietro a tutta parete uno specchio enorme. Mah….. Il bagno piccolo anche lui ma pulito. Va bene cosi. Siamo in pieno centro. Il tutto ci e costato 640 euro. Trasformato in dollari sono 800 dollari. L’importo e da dividere in 3 quindi sono meno di 300 dollari a testa per 4 notti. E’ poco.
Sono le 16.00 e dopo aver posato i bagagli decidiamo di cominciare a visitare la città; prendiamo la macchina fotografica e usciamo.
E ancora giorno pieno quando decidiamo di uscire in perlustrazione. La destinazione, la prima è una e una sola: Times Square. Dista pochissimi isolati e la percorriamo a piedi. Percorriamo la 8th Avenue e nel tragitto ci troviamo di fronte alla nuova sede del New York Times progettata dall’Arch Renzo Piano ancora in costruzione.Arrivati alla 42th svoltiamo a destra e dopo pochi metri eccola… Times Square!  E qui ci rendiamo conto che siamo in America, che siamo realmente a New York. Tutto è luci, tutto è movimento: maxischermi che trasmettono pubblicità a tutto spiano: sembra uno scenario futuristico, sembra di essere sul set di un film. Trovarsi a Times Square è come sentirsi nel centro del mondo...del resto New York e la capitale del mondo.
Dopo aver fatto una breve visita a Times Square, ovviamente stracolma di gente, decidiamo di raggiungere la Fifth Avenue e attraversiamo anche Bryant Park un rettangolo di verde in mezzo ai grattacieli. Il sole inizia ad abbassarsi sull’orizzonte. Bellissimo il contrasto tra il verde del parco e la luce del sole riflessa dalle facciate dei palazzi. E’ proprio verso il tramonto che i grattacieli di New York sono piu belli, con suggestivi giochi di luce sulle facciate in vetro e acciaio, quasi fossero tanti specchi che la città volge a se stessa.
Arrivati sulla fifth Avenue, ci dirigiamo verso sud fino a quando incrociamo la 34ma strada e ci troviamo di fronte all’Empire State Building. Dopo le varie foto da ogni angolazione possibile all’ Empire e, promettendoci di tornare a visitare il grattacielo piu famoso di New York prendiamo la 34 ma verso Est direzione Madison Square Garden. Eh si …perchè per la serata abbiamo programmato di andare a vedere una partita di NBA: Boston Celtics vs New York Knicks.Sulla strada che porta al Madison ci fermiamo a curiosare da Macy’s, uno dei piu grandi centri commerciali del mondo, dove cominciamo la ricerca di un tipo di profumo (Kiel’s Musk Oil) che ci è stato raccomandato di comprare e di portare in Italia.
Troviamo quello che cerchiamo ma decidiamo di tornare ad acquistarlo nei prossimi giorni…..e questo forse è l’errore piu grande che abbiamo fatto visto cio che ci accadrà….ma ne parleremo piu avanti.
Visto che mancava ancora un po’ di tempo all’inizio della partita decidiamo di cenare, e ovviamente la cena è a base di hamburger e patatine in uno dei centinaia di Mac Donald’s di New York. Sulla 7th Avenue di fronte al tempio del Basket.
Arriviamo al Madison Square Garden per ritirare due dei tre biglietti che avevamo acquistato dall’Italia e dopo esserci seduti ai nostri posti in tribuna aspettiamo l’inizio del match La partita verrà vinta dai New York Knicks ma solo io (Marco) sono riuscito a vederla tutta perchè Davide verso il terzo quarto si è addormentato. Il jet lag e la stanchezza del viaggio cominciano a farsi sentire e a fine partita torniamo a Times Square per un giro in notturna e poi torniamo in albergo. Sono le 23.00. In italia manca poco alla sveglia!

Mappa tridimensionale commentata : .

Torino/Francoforte/
New York City
Giorno
01
 
mercoledì 29 marzo 2006

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2/5


La foto del giorno
 

Multimedia files
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Vitto   Alloggio
Mc Donald
429 7 Avenue,
New York, NY,
United States

(212) 736-7890

Manhattan Broadway Budget Hotel
273 West 38th Street, New York, NY 10018, United States
(212) 921-9791


Spese e Notizie
Hotel Manhattan x 4 notti
Cena da Mc Donald
2 Tickets Madison Square Garden
Carta Telefonica Nyc

160 $ 14$

90$
10$



Hotel Manhattan x 4 notti Cena da Mac Donald
Metro Card New York x2
Video Cassette aeroporto
Air Train x2
Bibite Aeroporto
355$
12$
48$
48$
10$
2,50$

Totale Spese della giornata
749,05$

Links utili
Link
Descrizione
Ambasciata Usa in Italia Per aggiornamenti sui passaporti
Metropolitana New York Mappe, info, e altro ancora sulla metropolitana
Times Square Alcune info
Madison Square Garden Il tempio del Basket...e non solo
Manhattan Broadway Hotel Il nostro Hotel

Note e Avvisi

Occhio ai passaporti. Occhio ai passaporti e ancora occhio ai passaporti!!!
Tutte le fotografie sono state scattate da noi stessi. La riproduzione parziale o totale delle foto è vietata senza autorizzazione
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